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giovedì 26 maggio 2011

Articoli dei giornali sul sit-in

Sulcis Iglesiente. 

Le reazioni

Restano i presìdi
a Capo Pecora
e a Su Semafuru

Giovedì 26 maggio 2011
I comitati “No radar” del Sulcis non mollano ben decisi a bloccare i lavori per l'installazione dei tralicci a Capo Sperone, l'estremità meridionale dell'isola di Sant'Antioco e sulle colline di Capo pecora, lungo la costa tra Flumini e Buggerru.
Sant'Antioco. Il presidio dei volontari davanti all'installazione di Su Semafuru va avanti da una settimana. Anche ieri sera si è tenuta una assemblea per fare il punto della situazione e decidere eventuali azioni da mettere in atto se si dovesse concretizzare l'inizio dei lavori. Lavori sinora sospesi per una prescrizione a tutela dei volatili che nidificano nelle scogliere. «Ma temiano che venga chiesta la deroga - spiega Graziano Bullegas di Italia Nostra - come sembra sia successo in altri siti». Tutti sono contrari alla costruzione di un traliccio di 36 metri sul quale verrà installato un occhio elettronico di fabbricazione israeliana nell'area di una vecchia stazione radio denominata “Su Semafuru” in cima della collina “Sa Guardia de Su Moru”. Una zona ineguagliabile inserita in un contesto paesaggistico unico e di incomparabile pregio paesaggistico. Il radar viene osteggiato perché creerebbe una servitù che impedirebbe lo sviluppo turistico della zona e il recupero in chiave turistica del vecchio semaforo
Fluminimaggiore. Dura ormai da venti giorni il secondo presidio anti-radar del Sulcis, quello degli attivisti del comitato “No radar a Capo Pecora”. Tende e gazebo bloccano l'ingresso del cantiere dove il 4 maggio sono iniziati i lavori. Gli esponenti del comitato spontaneo apolitico, vogliono impedire il proseguimento dei lavori e si oppongono in modo pacifico, all'installazione del radar in quel punto della costa fluminese. I motivi della protesta sono ormai noti a tutti. La zona è particolarmente interessante dal punto di vista archeologico-ambientale. Non a caso alcuni anni fa, le amministrazioni comunali di Flumini e Arbus con un accordo di programma, avevano istituito in quel tratto di costa una vasta area Sic (Sito di interesse comunitario). Cuccuru Arrubiu, la cima della collina tra Portixeddu e Capo Pecora, dove sono stati effettuate nei giorni scorsi le opere di sbancamento per il traliccio del radar, si trova proprio all'interno dell'area che, partendo dal villaggio di Portixeddu, arriva sino alla spiaggia di Scivu. Ma i cittadini di Flumini sono preoccupati anche per gli effetti negativi che potrebbero provocare i campi elettromagnetici prodotti dal radar, anche se a riguardo, gli studi sinora effettuati sono alquanto rassicuranti. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale “esprimendo quella che è la volontà popolare”, ha approvato un documento con il quale ribadisce il dissenso all'installazione.
 
 

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