SANTA  TERESA. I tecnici di una società specializzata al lavoro nell'area Sic I tecnici sono entrati nei giorni scorsi nell'area Sic di Capo Testa,  hanno effettuato un sopralluogo preliminare per l'individuazione di un  sito con precise caratteristiche. Il posto giusto per l'installazione di  un impianto posizionato per monitorare le Bocche di Bonifacio e un  vasto tratto di mare della Sardegna settentrionale. A Santa Teresa in  tanti sanno del sopralluogo, ma i particolari del progetto non sono  stati ancora comunicati alla popolazione. Si parla di un radiofaro o di  una stazione di rilevamento di dati per la navigazione. Va ricordato che  da tempo a Santa Teresa sono pressanti le richieste per l'attivazione  di un servizio di monitoraggio delle condizioni meteomarine. Se si  trattasse di una stazione di questo tipo nessuno aprirebbe bocca, ma  l'ipotesi di un impianto diverso (un radar o un radiofaro) porrebbe  subito una serie di questioni abbastanza serie. Di sicuro in Municipio  sono a conoscenza delle operazioni in corso.  UN PUNTO STRATEGICO La posizione di Capo Testa offre molti vantaggi da  diversi punti di vista. Non è un caso che all'interno dell'area Sic  (sito di interesse comunitario) ci siano diverse strutture realizzate  nel corso degli anni per rendere più sicura la navigazione. Il  sopralluogo dei giorni scorsi è stato effettuato proprio nelle vicinanze  degli edifici che ospitano il faro e il vecchio semaforo dismesso. Oggi  però le sfide e gli obiettivi della sicurezza e del controllo del mare  sono molto diversi rispetto al passato. Lo dimostrano alcune iniziative  in corso. Piani che non sempre trovano il favore delle comunità  interessate.  LE PROTESTE Diversi importanti centri della Sardegna sono mobilitati  contro i progetti di realizzazione di radar e radiofari. I sindaci di  Sassari, Sant'Antioco, Fluminimaggiore e Tresnuraghes hanno preso di  posizione contro l'installazione di impianti nei loro territori. È nato  anche un comitato spontaneo che ha già organizzato manifestazioni in  diversi centri dell'Isola. Per semplificare si è parlato in questi casi  di proteste contro il progetto dei radar anti-immigrati. Non sembra  questo il caso di Santa Teresa, ma in ballo ci sono anche altri piani.  MARE E SICUREZZA I programmi dei potenziamento di impianti che  potrebbero interessare Santa Teresa sono quelli delle Capitanerie di  Porto e della Guardia di Finanza. Capo Testa è un sito ideale per  raccogliere e inviare informazioni sui movimenti in un ampio tratto di  mare. Non mancano le controindicazioni. La zona nel periodo estivo viene  presa d'assalto dai turisti e ci sono anche i residenti. I n tutta la  Sardegna il movimento No Radar parla di pericoli per la salute dei  cittadini e problemi per lo sviluppo turistico. A breve si capirà se  Santa Teresa entra nell'elenco dei siti a rischio. 
 
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