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domenica 10 luglio 2011

Capo Testa, giallo sul radar Sopralluogo per una stazione di rilevamento

Unione Sarda 29 Giugno 2011-07-10


SANTA TERESA. I tecnici di una società specializzata al lavoro nell'area Sic I tecnici sono entrati nei giorni scorsi nell'area Sic di Capo Testa, hanno effettuato un sopralluogo preliminare per l'individuazione di un sito con precise caratteristiche. Il posto giusto per l'installazione di un impianto posizionato per monitorare le Bocche di Bonifacio e un vasto tratto di mare della Sardegna settentrionale. A Santa Teresa in tanti sanno del sopralluogo, ma i particolari del progetto non sono stati ancora comunicati alla popolazione. Si parla di un radiofaro o di una stazione di rilevamento di dati per la navigazione. Va ricordato che da tempo a Santa Teresa sono pressanti le richieste per l'attivazione di un servizio di monitoraggio delle condizioni meteomarine. Se si trattasse di una stazione di questo tipo nessuno aprirebbe bocca, ma l'ipotesi di un impianto diverso (un radar o un radiofaro) porrebbe subito una serie di questioni abbastanza serie. Di sicuro in Municipio sono a conoscenza delle operazioni in corso. UN PUNTO STRATEGICO La posizione di Capo Testa offre molti vantaggi da diversi punti di vista. Non è un caso che all'interno dell'area Sic (sito di interesse comunitario) ci siano diverse strutture realizzate nel corso degli anni per rendere più sicura la navigazione. Il sopralluogo dei giorni scorsi è stato effettuato proprio nelle vicinanze degli edifici che ospitano il faro e il vecchio semaforo dismesso. Oggi però le sfide e gli obiettivi della sicurezza e del controllo del mare sono molto diversi rispetto al passato. Lo dimostrano alcune iniziative in corso. Piani che non sempre trovano il favore delle comunità interessate. LE PROTESTE Diversi importanti centri della Sardegna sono mobilitati contro i progetti di realizzazione di radar e radiofari. I sindaci di Sassari, Sant'Antioco, Fluminimaggiore e Tresnuraghes hanno preso di posizione contro l'installazione di impianti nei loro territori. È nato anche un comitato spontaneo che ha già organizzato manifestazioni in diversi centri dell'Isola. Per semplificare si è parlato in questi casi di proteste contro il progetto dei radar anti-immigrati. Non sembra questo il caso di Santa Teresa, ma in ballo ci sono anche altri piani. MARE E SICUREZZA I programmi dei potenziamento di impianti che potrebbero interessare Santa Teresa sono quelli delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza. Capo Testa è un sito ideale per raccogliere e inviare informazioni sui movimenti in un ampio tratto di mare. Non mancano le controindicazioni. La zona nel periodo estivo viene presa d'assalto dai turisti e ci sono anche i residenti. I n tutta la Sardegna il movimento No Radar parla di pericoli per la salute dei cittadini e problemi per lo sviluppo turistico. A breve si capirà se Santa Teresa entra nell'elenco dei siti a rischio.

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