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venerdì 15 luglio 2011

RESOCONTO ASSEMBLEA COMITATI - CAGLIARI 13LUGLIO

Verbale assemblea dei comitati NORADAR 13 luglio 2011. Cagliari.


Il giorno 13 luglio si è tenuto a Cagliari un sit-in sotto il consiglio regionalein via Roma per protestare contro la costruzione dei radar e richiedere uno schierarsi del consiglio regionale contro la costruzione dei suddetti.

A seguire si è svolta l’assemblea già programmata dalla scorsa riunione dei comitati a Capo Pecora.
Presenti alcuni componenti dei Comitati di Capo Pecora, Tresnuraghes, Sant'Antioco, Cagliari e Argentiera.

Ha esordito Dilva (del Comitato di Capo Pecora) informandoci del fatto che il consigliere Uras cercherà di fornirci i permessi per accedere al consiglio di martedì prossimo, si è così deciso di tenere un altro sit-in sotto la regione martedì 19 luglio.
Esiste la possibilità che alcuni portavoce dei comitati possano accedere al consiglio regionale ed esporre le proprie motivazioni.

Successivamente ha preso la parola Marina (Capo Pecora) informando tutti sulla situazione di Capo Pecora e sulle iniziative prossime venture:

- ricorso al Tar in lavorazione, si pensa di presentarlo entro la settimana prossima;
- il sindaco di Fluminimaggiore presenterà un ulteriore ricorso al Tar;
- 19 luglio "No Radar Festival" ad Iglesias presso il Manhattan Project Extiv;
- 19 luglio Gianluca Medas sarà nel nostro presidio per un'esibizione "Racconti di Storia della Sardegna e delle Invasioni";
- 23 luglio Concerto No-Radar in Sardegna a Portixeddu.

In seguito interviene Riccardo di Magomadas (Comitato No Radar Foghe) informando della diminuzione della presenza nel presidio di Tresnuraghes, grazie alla sospensiva decisa dal Tar sino al 5 ottobre, ed offrendo la disponibilità dei presidianti di S’ischia Ruja a coprire eventuali carenze degli altri presidi
Inoltre riferisce di un eventuale esposto alla procura presentato dal comitato, l’intenzione è fare qualcosa che segni la loro autonomia rispetto all'amministrazione.

Interviene Graziano Bullegas ricordando che ottenere una sospensiva non significa che aver la vittoria in mano, ma che comunque si stanno avendo dei segnali positivi.
Informa inoltre che :
Il SAVI, con troppa leggerezza, ha scelto di non richiedere la valutazione d'incidenza e questo può far aprire una procedura di infrazione contro l'Italia.
Si è accennato anche degli abusi edilizi di Capo Pecora (la strada) e dei problemi dei presidi dovuti a scarso ricambio e stanchezza, quindi si è accennato a tenere i presidi in forma più leggera pur mantenendo alta l’attenzione per evitare incursioni poco gradite.


Un altro argomento che ha suscitato un dibattito è stata la gestione delle mail e della diffusione dei comunicati stampa e simili.
Si è deciso che sarebbe il caso che la responsabilità non ricada sempre sulle stesse persone o addirittura su singoli, ma sia una responsabilità condivisa che, riportando in sintesi l’intervento di Nello, sia una possibilità di crescita politica ed individuale per tutte e tutti.
Si è quindi ritenuto che tramite la rotazione a cadenza mensile si possa ovviare a questa esigenza. Si sono quindi offerte due persone che si occuperanno delle incombenze per un mese a partire dal giorno successivo all’assemblea.

Salvatore Orrù (Sant'Antioco) interviene proponendo di valutare la possibilità di una denuncia formale per il cambiamento della destinazione dei fondi europei, visto che sono stati stanziati per accogliere gli emigranti e non per respingerli, evidenziando anche l’utilizzo palesemente militare dei Radar che non rispecchia certo l’utilizzo dei fondi.

Marta (Cagliari) si lamenta del fatto che la mailing-list  viene poco utilizzata, privilegiando spesso mezzi di comunicazione alternativi come facebook che danno un’immagine confusa di discussioni e situazioni soprattutto condite con insulti e quant’altro.
Ricordo le decisioni dell’assemblea a Capo Pecora in cui si è deciso di utilizzare la mailing list per decisioni operative e proposte da discutere nelle singole assemblee dei presidi, privilegiando la mailing list rispetto ad altri mezzi.

Piera (Argentiera) ci informa della situazione all'Argentiera, riferendoci che il presidio continua ma,hanno accesso a poca informazione, vivono in un isolamento culturale e organizzativo, manca addirittura la  luce pubblica nelle strade. loro si fidano dell'operato dell'amministrazione, lei molto meno per cui, dopo molte perplessità inizia ad occuparsi lei del ricorso al Tar.

L’assemblea si chiude con il prossimo appuntamento di natura assembleare per il 30 luglio a L’Argentiera, previa autorizzazione da parte dei presidianti del luogo.

NORADAR, SEMPRE.

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