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venerdì 8 luglio 2011

MANIFESTAZIONE E CORTEO  CON INIZIO DA PIAZZA GARIBALDI A CAGLIARI
GIORNO 9 luglio ’11   A PARTIRE DALLE ORE 17.30
NO TAV
NO RADAR
NO POLIGONI MILITARI
Tre sostantivi preceduti da una negazione. Sì, non vogliamo che venga realizzata quell’ opera faraonica inutile e dispendiosa che va sotto il nome di TAV, frutto di un gigantesco imbroglio.    Un’ opera pensata e progettata venti anni fa e ormai vecchia, visto che le merci che viaggiano
su quella tratta non aumentano ma diminuiscono;  devastante per un territorio particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale e paesaggistico e che si vuole portare avanti comunque
ed  a qualsiasi costo  contro gli interessi e il volere  delle popolazioni che abitano quelle valli.
Un atto di imperio perpetrato da parte del governo centrale e di buona parte delle opposizioni.
Un atto di arroganza sorda e cieca concretizzatasi nella  militarizzazione di quella Valle. Ci chiediamo quanto possa durare questa militarizzazione!. non possiamo non denunciare la cialtronaggine di chi , a parole si dichiara federalista, difensore delle “piccole patrie” ognuno padrone in casa propria”  tranne poi comportarsi come il peggiore assertore di un governo centralista sordo alle istanze dei territori.   E dicendo NO TAV non possiamo non dire NO RADAR.
NO perché non si riesce a comprendere l’utilità di questi aggeggi .Noi crediamo che facciano 
un torto all’intelligenza del popolo sardo coloro  che ci ammanniscono  la storiella  “dell’avvistamento dei clandestini” per  giustificare l’installazione di questi ordigni,  Noi vogliamo che  la Sardegna  sia  una Terra di pace  e non vogliamo che venga ulteriormente militarizzata mediante l’installazione di nuovi strumenti di guerra e tali noi consideriamo questi radar. Non dimentichiamo, non vogliamo dimenticare, anzi abbiamo  il dovere di ricordare che, mentre si attrezza per impiantare questi aggeggi, lo stato italiano, in combutta con altri,   conduce una guerra di aggressione contro una nazione che  fino ad ieri veniva considerata “amica” (la Libia)   mentre continua a condurne un’altra in Afghanistan.
Stiamo ‘’scoprendo’’ (in realtà si sa già da molto tempo!) giorno dopo giorno i disastri provocati
da un poligono militare, quello di Quirra, a persone, animali, acqua, aria e suolo e siamo convinti
che si verrà informati solo su una piccolissima parte di quanto si nasconde già da diverso tempo
alla popolazione locale su quel territorio e su tutti i territori sardi oggi occupati da basi o servitù militari. Per questo diciamo NO a questo e agli altri poligoni militari utilizzati per sperimentare armi e logistiche di guerra in Sardegna e nel resto del mondo.

Alla manifestazione promossa da:
Cagliari Social Forum, Collettivo Anticapitalista sardo hanno aderito: oltre a tante singole persone:
Comitato Gettiamo le basi, PRC Sardegna, Indipendenstistas, Sinistra Critica Sardegna, COBAS, USB, Comitato Disarmiamoli. Comitato Difesa Ambiente  Su Giossu Villaputzu.Collettivo marxista-leninista Nuoro, Comitati NO RADAR di S. Antioco, Cagliari e Flumini
I comitati no radar Sardegna terranno  un presidio sotto la Regione per ribadire il loro No  a questi strumenti e per fare sì che anche il Consiglio regionale prenda posizione in questo senso  il giorno MARTEDI’  12 LUGLIO ALLE ORE 10.   PARTECIPIAMO!!

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