I risultati delle analisi svolte  dall'istituto Zooprofilattico della Sardegna su campioni biologici prelevati  dagli allevamenti che insistono sul territorio del PISQ sono stati presentati  come se si avesse finalmente la verità: l'attività militare non fa poi così  male, è compatibile addirittura con l'allevamento, e gli allarmi ripetuti nel  tempo, le morti, i detriti bellici interrati, i ritrovamenti di inquinanti, le  malformazioni, tutto ciò non è che un incubo che deve essere rimosso e  dimenticato.
Poche voci si sono levate per  discutere queste rapide conclusioni, tra esse quella (inaspettata) di  Legambiente, e ci sarebbe da dire che comunque la lettura dei dati potrebbe  anche essere del tutto diversa da quella presentata. La metà dei reperti  di fegato e reti presenta eccessi di cadmio e piombo, sette  allevamenti mostrano problematiche di varia natura, ma soprattutto desta  preoccupazione il fatto che le sostanze inquinanti che in passato erano state  con certezza ritrovate (soprattutto nanoparticelle di vari metalli  pesanti e torio radioattivo), oggi non siano più riscontrabili, infatti ciò  significa che risultano disperse nell'ambiente, e non più concentrate in un'area  identificabile e bonificabile. 
E' quindi sempre meno comprensibile  il ragionamento che ha portato il Ministero a parlare prima della bonifica di  700  ettari, ridotti poi addirittura di  7  ettari ! Di quali aree si sta parlando ? Di quali  modalità di bonifica ? 
Già sappiamo che da metà dicembre  dovrebbe partire lo studio epidemiologico annunciato dall'Assessorato Regionale  (su quello promosso dal Ministero della Difesa non vale la pena pronunciarsi, se  non per lo spreco di denaro pubblico in semplici atti di propaganda). Avremo  finalmente un lavoro localizzato sui residenti della zona di Quirra, oppure  ancora una volta si studierà tutta l'Ogliastra per dire che chi è morto non ha  comunque "rilevanza statistica" ? (e pace all'anima sua..)
Sono in molti a sentire che si sta  commettendo una ingiustizia. 
Questo apparente conflitto tra  apparati dello Stato non poteva che produrre un compromesso che, infine, assolve  lo Stato dalle sue responsabilità e gli permette di continuare i suoi interessi.  E se ci sarà un processo, questo si limiterà - forse - ad indentificare qualcuno  che pagherà per tutti, mentre a pagare davvero, con la propria salute, e  dignità, saranno fino in fondo le popolazioni.
E infatti già sale la recinzione che  divide definitivamente vincitori e vinti, e sottrae da sguardi indiscreti i  segreti militari ed industriali del Poligono.
E' davvero finita qui ? Ci si può  convincere che questi dati possano far zittire l'opposizione ad una presenza che  mortifica il territorio sotto TUTTI i punti di vista  ?
Chi pensa questo non ha capito che  il soldato non è un lavoro qualsiasi, e forse ritiene trascurabile che  il PISQ sia un luogo dove la guerra viene pensata, progettata,  sperimentata, analizzata. Per poi metterla in pratica. 
Forse il Poligono di Quirra non  produce esattamente carne e formaggi...
Buon appetito con i veri  prodotti di Quirra !
Atobiu dei Gruppi Autogestiti per lo  Smantellamento del PISQ
 
...questa pagina è piena di imprecisioni fuorvianti che non vorrei neanche commentare, in rete trovate tutti gli atti, leggete pure e confrontate.
RispondiEliminaNoto con piacere che ti giri i blog a cercare notizie, false solo a tuo dire, sul PISQ. Ma ti pagano?spero di si. e gli atti di cui parli sono atti istituzionali mi metterei un dubbio fossi in te, intanto continua a guardare la guerra in casa tua dalla finestra di un monitor e piangi.
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