Gli animali sono rimasti al loro posto e anche gli allevatori, nessuno sgombero forzato. Clima tranquillo questa mattina fra i pastori che utilizzano i terreni delle aree del Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra anche se oggi scade l'ultima concessione ufficiale di utilizzo da parte del Ministero della Difesa. Lo conferma il direttore della Coldiretti di Nuoro e Ogliastra, Aldo Manunta, il quale ha ricordato le rassicurazioni ai pastori del sottosegretario Giuseppe Cossiga e la analisi che hanno escluso contaminazione nella catena alimentare.
«Per ora possiamo pascolare anche senza concessione perchè nessuno ci caccia - ha spiegato Manunta - il sottosegretario Cossiga è stato chiaro lunedì scorso. Ha spiegato che quando saranno recintati i sette ettari e mezzo all'interno del Poligono, dove sono stati individuati rischi potenziali in seguito all'indagine della Procura di Lanusei per far luce sull'abnorme numero di casi di tumori e malformazioni nei territori attorno alla zona militare, non sarà necessario alcuno sgombero del bestiame e la convivenza tra militari e pastori sarà possibile. Ora il Ministero della Difesa sta chiudendo quell'area di territorio che è una zona prettamente militare dove non cresce nemmeno l'erba e non ci serve per le greggi».
Oltre alle garanzie di Cossiga per gli allevatori valgono anche le analisi che hanno escluso contaminazione nella carne, nel latte e nei formaggi prodotti dagli allevamenti il cui bestiame pascola nelle aree interne al Poligono. «I controlli parlano chiaro e sono stati effettuati - ha aggiunto Manunta - da strutture della pubblica amministrazione e volute dalla stessa Procura della Repubblica di Lanusei. Ora deve tornare il buon senso e noi siamo tranquilli in attesa di trovare un soluzione definitiva». (ANSA).
«Per ora possiamo pascolare anche senza concessione perchè nessuno ci caccia - ha spiegato Manunta - il sottosegretario Cossiga è stato chiaro lunedì scorso. Ha spiegato che quando saranno recintati i sette ettari e mezzo all'interno del Poligono, dove sono stati individuati rischi potenziali in seguito all'indagine della Procura di Lanusei per far luce sull'abnorme numero di casi di tumori e malformazioni nei territori attorno alla zona militare, non sarà necessario alcuno sgombero del bestiame e la convivenza tra militari e pastori sarà possibile. Ora il Ministero della Difesa sta chiudendo quell'area di territorio che è una zona prettamente militare dove non cresce nemmeno l'erba e non ci serve per le greggi».
Oltre alle garanzie di Cossiga per gli allevatori valgono anche le analisi che hanno escluso contaminazione nella carne, nel latte e nei formaggi prodotti dagli allevamenti il cui bestiame pascola nelle aree interne al Poligono. «I controlli parlano chiaro e sono stati effettuati - ha aggiunto Manunta - da strutture della pubblica amministrazione e volute dalla stessa Procura della Repubblica di Lanusei. Ora deve tornare il buon senso e noi siamo tranquilli in attesa di trovare un soluzione definitiva». (ANSA).
9 novembre 2011
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