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domenica 5 giugno 2011

Novità

Vi ricordate gli esponenti della provincia del sulcis-iglesiente?
Quelli che propongono ogni volta di spostare i radar in zone militari?
In particolare il consigliere Cau vorrebbe spostare quello di
Capo Pecora nella colonia penale di Is Arenas, in comune di Arbus,
per irraggiare detenuti e guardie (lo aveva detto anche al consiglio
comunale di Fluminimaggiore di due lunedì fa).
Ebbene LE GUARDIE CARCERARIE DI IS ARENAS INSORGONO e sposano
in pieno le tesi dei comitati no-radar: "no radar militari ne
a Is Arenas ne altrove" (vedi l'articolo della nuova qui di seguito),



da : La Nuova Sardegna Sabato 4 Giugno 2011
 
«Un radar a Is Arenas? Proposta senza senso»
 
Levata di scudi tra la polizia penitenziaria

ARBUS. Pazza idea, quella di Marco Cau, consigliere della Provincia Carbonia-Iglesias, d’installare, da parte della Guardia di Finanza, un radar “anti scafisti” nel territorio della casa di reclusione di Is Arenas. La proposta portata in Consiglio dall’esponente sulcitano, che ha compiuto un blitz in “casa d’altri” essendo Is Arenas nel Medio Campidano, ha fatto insorgere il personale dell’istituto penale. Al delegato della Fp-Cgil polizia penitenziaria, Sandro Atzeni, è stato affidato il mandato di portare nelle sedi competenti un secco e motivato «non se ne parli neppure», contenuto in una dura nota sindacale. «Se proprio se ne vuole occupare - dicono in sintesi gli agenti penitenziari e il personale civile di Is Arenas -, il consigliere Cau trovi un’area per il radar nel territorio di sua competenza amministrativa». La zona prescelta dalla GdF per il radar è Capo Pecora, zona di confine fra le province del Medio Campidano (Arbus) e Carbonia-Iglesias (Fluminimaggiore). In quest’ultimo comune sono scattate immediamente le proteste e Cau se ne è fatto paladino, proponendo in alternativa Is Arenas.
«Siamo contrari all’installazione del radar a Capo Pecora, a Sant’Antioco, a Is Arenas e in qualunque altro parte delle coste della Sardegna - è detto nel comunicato sindacale -. Il territorio della casa di reclusione ha un elevato valore ambientale e paesaggistico, è stato preservato negli anni dalle speculazioni edilizie grazie alla presenza dell’istituto penale. Siamo pronti alla mobilitazione per continuare a difenderlo».
 

Altre news:

Negli incontri sui radar che abbiamo tenuto nei vari siti interessati
(S. Antioco, Fluminimaggiore, Tresnuraghes e L'Argentiera) s'è potuto
notare come ci sia ancora chi dubita degli effetti nocivi delle onde
elettromagnetiche in generale e delle microonde in particolare.
Spesso vien posta la domanda: "e allora i cellulari"?
Su questo negli ultimi giorni si è registrata un'importantissima
novità. Al termine di un convegno scientifico che si è tenuto
a Lione dal 29 al 31 Maggio, anche l'IARC (L'agenzia internazionale
sulla ricerca sul cancro, una costola dell'organizzazione mondiale
della sanità WHO, agenzia ONU)ha ufficialmente classificato le
ONDE ELETTROMAGNETICHE DI ALTA E ALTISSIMA FREQUENZA come
“carcinogenic hazard”, ovverossia POSSIBILI CANCEROGENI
per l'uomo (categoria 2B), il risultato è in via di
pubblicazione sul rapporto 102 dell'agenzia.
Devo aggiungere che è la prima volta che i prudentissimi
esponenti dell'IARC si esprimono sui campi elettromagnetici
di alta frequenza (lo avevano fatto solo per quelli di bassissima
frequenza nel rapporto 80.
L'elemento che gli ha spinti a esprimersi finalmente
con chiarezza è stata proprio
un'EVIDENTE CORRELAZIONE tra L'USO FREQUENTE DEL CELLULARE
e L'INSORGENZA DI ALCUNI TUMORI DEL CERVELLO PARTICOLARMENTE
AGGRESSIVI (gliomi e neuroma acustico).
Con buona pace di chi ancora sostiene che le microonde sono innoque.
Un breve servizio televisivo sull'argomento lo trovate ad esempio su:
http://tv.repubblica.it//tecno-e-scienze/allarme-oms-cellulari-potenzialmente-cancerogeni/69751?video=&pagefrom=1
per i più curiosi la monografia 102 dell'IARC, attualmente in preparazione,
dovrebbe essere disponibile appena pubblicata assieme alle altre, nel sito:
http://monographs.iarc.fr/

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