Comitato antiradar e Associazioni Puglia
Comunicato Stampa
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce accoglie la domanda cautelare di Legambiente Onlus e, per l'effetto, sospende il parere della Soprintendenza e gli atti conseguenti relativi all’installazione del radar della Guardia di Finanza a Gagliano del Capo.
A distanza di venti giorni, dopo che un decreto del 27 maggio a firma del presidente della Prima sezione, dott. Antonio Cavallari, aveva già sospeso i lavori di installazione del radar costiero di profondità in attesa di discutere all’udienza del 15 giugno, il Tar di Lecce sospende nuovamente i lavori di installazione dell’ “ecomostro” in località “Sciuranti” di Gagliano del Capo, confermando quanto già deciso.
Il provvedimento, a firma del Presidente Cavallari e dei giudici Dibello e Lattanzi, giunge dopo la Camera di Consiglio del 15 giugno scorso in cui gli avvocati Mario Tagliaferro ed Anna Baglivo, curatori del ricorso per conto di Legambiente Onlus, avevano esposto le ragioni che inficiano la legittimità di tutto il procedimento di autorizzazione, contrariamente a quanto sostenuto dalle Amministrazioni statali e dalla società appaltatrice Almaviva S.p.A., controparti rappresentate rispettivamente dall’Avvocato dello Stato Simona Libertini e dal prof. Ernesto Sticchi Damiani.
In particolare, i giudici amministrativi hanno censurato il parere, obbligatorio e vincolante, rilasciato dalla Soprintendenza di Lecce che, come si legge nelle motivazioni dell’ordinanza, «non è stato reso a tutela dell’interesse paesaggistico ma delle esigenze della difesa nazionale cioè di un interesse che non poteva, per assenza delle necessarie cognizioni, e non doveva essere valutato da quell’Autorità».
Infatti, come si evince dal ricorso dei legali Tagliaferro e Baglivo, la Soprintendenza di Lecce pur avendo giudicato «il contesto interessato di notevole valore paesistico costituito da macchie verdi ed essenze locali e per la presenza inoltre di antichi resti preistorici, monumentali e dei caratteristici trulli, che formano un quadro panoramico di eccezionale importanza nonché un complesso di immobili avente valore estetico e tradizionale», faceva ugualmente pervenire parere favorevole «in via del tutto eccezionale tenuto conto degli interessi della difesa nazionale».
Tale vizio di motivazione non è sfuggito al Collegio Giudicante secondo cui «ciò invalida il parere reso dalla Soprintendenza, il successivo nulla osta comunale e gli atti conseguenti».
Il comitato antiradar e le associazioni accolgono con favore l’ordinanza che – afferma il Presidente del Circolo Legambiente “Capo di Leuca”, Valerio Ferilli - «dopo mesi di forte preoccupazione espressa con sit-in sul sito di installazione e manifestazioni, permette di rasserenare i cittadini del Capo di Leuca, fortemente preoccupati dal pericolo di una grave ferita al loro territorio».
Grossa soddisfazione, ma anche prudenza è espressa dagli avvocati Mario Tagliaferro ed Anna Baglivo, secondo cui «il risultato ottenuto ci fa ben sperare in un esito positivo della vicenda, ad ogni modo preferiamo essere prudenti in attesa della pronuncia nel merito del prossimo ottobre».
La notizia della sospensiva fa ben sperare anche i comitati sorti in Sardegna (Fluminimaggiore, S. Antioco, Tresnuraghes e Sassari) ed in Sicilia (Plemmirio) con cui si collabora fattivamente al fine di costituire un Comitato Nazionale Antiradar, che intravedono nella decisione del Tar leccese un possibile precedente che alimenta la speranza di preservare territori incontaminati di pari bellezza e fascino.
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