Chi  pecora si fa, il lupo se lo mangia
A distanza di più di un mese dall’ordinanza di sequestro  preventivo dell’area terrestre del Poligono Interforze del Salto di Quirra,  l’istituzione da parte della Regione Sardegna dell’unità di crisi, lo  svolgimento di due tavoli tecnici tra amministratori locali ed associazioni di  categoria,
la  situazione é  gravissima:
· si ordina a contadini  ed allevatori di abbandonare un territorio senza dare loro alternative su dove  andare, dove portare il bestiame e senza sapere per quanto tempo saranno  allontanati dalle loro aziende;
· alla perdita economica  legata alla sospensione delle attività agropastorali la Regione Sardegna  risponde con una elemosina, ne’ appare realistico che qualche altro ente possa  risarcire adeguatamente;
· le attività militari  ed industriali del Poligono continuano, caricando così ancor più di veleni un  territorio già saturo!
Mentre la consapevolezza dell’enormità dei rischi legati alle  attività militari é sempre più forte nell’intera popolazione della zona, mentre  le ricadute sanitarie ed economiche si abbattono pesantissime sulle comunità, la  risposta é ancora una volta preservare  il Poligono e colpire i civili!
Chi pensa che l’attuale  situazione sia reversibile solo mettendo a tacere magistratura e giornalisti non  ha compreso la gravità del problema!
Il 20 luglio scade il periodo concesso agli allevatori per  abbandonare le loro aziende e spostare 9000 capi di bestiame: è venuto il  momento di dire se si debba decretare che l’area diventi “zona di sacrificio nazionale”,  destinata alla devastazione militare ed industriale, dalla quale allontanare  gradualmente tutte le attività civili, oppure se si vuole far rifiorire il territorio e chiudere la  base.
É necessaria una  mobilitazione popolare che, nel rivendicare la tutela della salute e  dell’ambiente e la salvaguardia  delle attività agropastorali, pretenda l’immediata cessazione delle attività del  Poligono e la bonifica dell’area!
PER LO SMANTELLAMENTO DEL PISQ:  PACE E BONIFICA
chiediamo alla  popolazione interessata di partecipare alla
assemblea  pubblica
domenica 19 giugno · ore  19
Piazza Marconi ·  Villaputzu
aderiscono diverse  realtà territoriali in difesa della salute e dell’ambiente
 
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