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martedì 12 aprile 2011

Radar di Capo Sperone: appello alla Regione

L 'installazione di un radar nell'area di Capo Sperone, nell'isola di Sant'Antioco, deturperà il paesaggio di una zona protetta dal Piano paesaggistico regionale. Il potente fascio di onde elettromagnetiche che si svilupperà da un traliccio alto 36 metri potrebbe avere ripercussioni negative sull'ecosistema locale e. probabilmente, potrebbe creare pericoli per la salute delle popolazioni residenti.
Sono questi i rischi che la consigliera regionale Claudia Zuncheddu (Sel-Comunisti-Indipendentistas) denuncia in una interrogazione rivolta al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e agli assessori all'Ambiente, alla Sanità e all'Urbanistica Giorgio Oppi, Antonello Liori e Nicolò Rassu. L'ex postazione militare della seconda guerra mondiale, scrive la Zuncheddu, era stata dismessa alla fine degli anni Cinquanta e si pensava di poterla trasformare in una struttura turistica (il museo del mare) capace di sfruttare l'irripetibile valore naturalistico-ambientale del territorio.
In particolare si chiede di conoscere: quali criteri abbiano portato la Regione a cedere il bene in comodato d'uso alla Guardia di Finanza; se sia stato esaminato il progetto e se sia stata fatta una verifica preventiva delle emissioni elettromagnetiche; in tal caso, quali sono stati i risultati. 
 
da L'unione sarda

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