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venerdì 17 febbraio 2012

RADAR A CAPO TESTA, SIGILLO UNANIME SUL NO
CONSIGLIO COMPATTO A SANTA TERESA: BOCCIATI I SISTEMI DANNOSI PER CONTROLLARE LE BOCCHE
[LA NUOVA SARDEGNA, 17 FEBBRAIO 2012]
 
SANTA TERESA. Il voto unanime del consiglio comunale è il sigillo istituzionale al no della comunità al radar di Capo Testa. La voce dell'aula è compatta, senza dubbi o tentennamenti. Il grande fratello sulle Bocche di Bonifacio con casa nel faro di Capo Testa dovrà restare nel cassetto dei sogni dello Stato. Il controllo dello stretto tra le due isole non può passare attraverso l'installazione di uno strumento dannoso per la salute e deleterio per la bellezza del paesaggio.
 
Il sindaco Stefano Pisciottu ripercorre la storia degli ultimi otto mesi. Dalla notizia dell'installazione del radar appresa dai mass media fino all'incontro con i vertici militari del comando delle Capitanerie di Porto passando per l'assemblea pubblica nella settimana di Natale. «La delibera di oggi arriva dopo aver ragionato a lungo su questo delicato tema insieme con la popolazione – spiega il primo cittadino –. Il no unanime dell'aula riflette la contrarietà che la comunità teresina ha manifestato in più occasioni. I teresini non sono d'accordo alla realizzazione dell'opera, per assicurare la tutela sia architettonica che paesaggistica del faro, sia ambientale e naturalistica per l'area circostante, per cui è in corso la procedura per ottenere l'acquisizione del sito a patrimonio dell'umanità». A sostegno delle parole del sindaco anche le due opposizioni. «Non possiamo che condividere e dare il voto favorevole a questa delibera – sono le parole della capogruppo Sandra Careddu –. In particolar modo perché abbiamo a cuore la salute dei nostri concittadini. Ragioni a cui si aggiunge l'esigenza di salvaguardare l'immagine e il paesaggio di Capo Testa». La Careddu fa notare altre situazioni in paese che potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini. «Nel centro del paese, come in Via Calabria, ci sono delle antenne a due passi dalle case – aggiunge –. Un problema che deve essere risolto con la stessa determinazione». Oppositrice del radar da subito la consigliera Lina Crobu. Scontato il suo voto favorevole alla delibera che boccia la proposta dello Stato. Il documento verrà inviato alla Regione e al Ministero. «Il mezzo per evitare catastrofi ambientali nelle Bocche non si esaurisce con l'installazione di un radar. La stessa Capitaneria di Porto sostiene che esitano altri strumenti meno invasivi per monitorare lo stretto».

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