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venerdì 21 ottobre 2011

I volontari ricostruiscono il presidio no radar


17 ottobre 2011 —   pagina 20   sezione: Nazionale
 SANT’ANTIOCO. Quello che non sono riusciti a fare la burocrazia e le autorità militari per la sistemazione del radar a Capo Sperone, sono stati capaci di farlo in poche ore i vandali. L’accampamento è stato devastato ma ieri mattina in volontati lo hanno rimesso in piedi.
 Lo spettacolo che si è presentato nei giorni scorsi al comitato no radare è stato deprimente: l’accampamento, sistemato a metà altezza della collina di Capo Sperone, era stato completamente devastato. Tende, baracche, sala riunioni, cambusa e tutto il materiale: tutto smontato, distrutto, lanciato in mezzo alla strada o scaraventato in un fossato. Dappertutto rifiuti di ogni genere. Un atto d’inciviltà, senza giustificazione, che il comitato no radar di Sant’Antioco non ha certo apprezzato. Ieri mattina un gruppo di trenta di persone si è rimboccato le maniche, ha infilato guanti e tuta da lavoro per a ripulire l’intera area. «Un atto vandalico fine a se stesso - ha commentato Dora Addabbo - che non vale un solo momento di discussione. Credo che il gesto non ha carattere politico perché tutta la città lagunare era ed è contraria all’istallazione del radar in uno dei luoghi più suggestivi dell’isola». Sul terreno è stato sparso un pò di tutto. Il frigo e la cucina adoperata per preparare il caffé agli ospiti e ai manifestanti, i vasetti con la vettovaglie, le sedie di plastica e i tavolini sono stata lanciati a metri di distanza. «E’ come se fosse passato un uragano - hanno detto i rappresentanti del comitato -. Non importa il danno subìto: abbiamo la capacità, il supporto e la determinazione di rifare il nostro campo base più robusto e più controllato». Tra gli operatori ecologici della domenica, tanti giovanissimi. «Sono qui - ha detto Veronica Mele, 17 anni, - perché questo scempio mi addolora. Non tanto per il danno quanto perché il nostro movimento si sta battendo per una causa giusta. Potevano evitarlo». Una domenica di lavoro straordinario e tutta la zona è stata ripulita. Ora il comitato no radar di Sant’Antioco chiederà al comune di trasferire in discarica i rifiuti. Nel piano di bonifica è stata anche prevista la raccolta differenziata.(ea)

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