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lunedì 12 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA



Ieri sera (sabato 10 settembre) si è tenuta a Paulilatino la riunione mensile fra i Comitati No Radar sardi; hanno partecipato folte rappresentanze provenienti dai quattro siti nei quali dovrebbero essere installati i radar della Guardia di Finanza: Sant’Antioco, Fluminimaggiore, Tresnuraghes, Argentiera Sassari. Si è registrata con soddisfazione, oltre alla consueta presenza di Cagliari (solo recentemente si è avuta notizia della già avvenuta installazione di un radar proprio a Sant’Elia, facente parte delle ulteriori undici installazioni previste dalla Marina Militare), la partecipazione di  cittadini provenienti da altri comuni interessati da questa seconda tranche di radar, fra cui la qualificata presenza di Santa Teresa di Gallura.
La discussione ha interessato diversi temi fra cui la sensibilizzazione dei cittadini delle altre località individuate dalla Guardia Costiera sul territorio sardo, le iniziative da mettere in campo per richiamare l’attenzione sul tema della salvaguardia del territorio, dell’ambiente, della salute dei cittadini, oltre che dell’uso disinvolto di denaro pubblico (si parla di un costo delle reti radar intorno ai 400 milioni di euro) della progressiva e crescente militarizzazione del territorio, con particolare attenzione ai due prossimi eventi: la visita del giornalista e scrittore siciliano Antonio Mazzeo, autore di "I padrini del ponte" e vincitore del premio Giorgio Bassani-Italia Nostra 2010 (fra i primi a denunciare la costruzione di questi eco-mostri), e la data del  5 ottobre, contemporanea alla visita di Mazzeo, prevista per la pronuncia del Tar sui ricorsi presentati per tre dei siti, data per la quale si è deciso di effettuare un sit-in a Cagliari.
Si è discusso anche della imminente presentazione di un esposto alle Procure della Repubblica interessate dove vengono segnalate evidenti anomalie nell’iter autorizzativo e ipotesi di abuso nella fase di installazione dei cantieri.  
I Comitati hanno espresso cauta soddisfazione per  l’approvazione della mozione 130 contro i radar in Consiglio Regionale, augurandosi che alle buone intenzioni facciano seguito fatti concreti.
Ci si è aggiornati anche sulla raccolta delle firme NOradar, arrivate ormai a circa ventimila, che si presumono in forte aumento visto l’allargamento del fenomeno radar ad altri comuni sardi. Per questa ragione si propone anche di interessare, a livello istituzionale, l’ANCI, perché i sindaci già coinvolti rendano partecipi i loro colleghi di questa problematica. Il Comitato NOradar Sardegna si è inoltre impegnato a coordinarsi e collaborare con i Comitati Noradar esistenti nel resto d’Italia. 
Si è confermato che ogni comitato manterrà una propria autonomia organizzativa, promuovendo qualunque iniziativa utile alla causa comune; infine si è deciso di approfittare della bellissima location e della calorosa accoglienza del Teatro di Paulilatino (centrale in Sardegna rispetto alle sempre più numerose località interessate) per le prossime riunioni mensili del Comitato No Radar Sardegna, espressione dei comitati locali e dei tanti cittadini mobilitati per impedire l’installazione dei radar in Sardegna.
Ha chiuso la riunione il sindaco di Tresnuraghes:  ringraziando i Comitati per il loro importante lavoro nell’impedire l’installazione dei radar, ha ribadito il proprio impegno istituzionale, preannunciando fra l’altro l’invio di una lettera al Presidente Cappellacci.

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