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giovedì 1 marzo 2012

No Tav - Secondo tentativo di sgombero A32 [APPELLO URGENTE PER GIOVEDI' 1-3-2012]

Mentre arrivavano notizie di iniziative solidali da Bercellona a Kiev, le forze di occupazione si riprendevano l'autostrada A32 dopo una giornata di resistenza del movimento No Tav.

IN NOTTATA, L'ASSEMBLEA TENUTASI A BUSSOLENO DOPO LO SGOMBERO, LANCIA UN APPELLO AL CONCENTRAMENTO IN VALLE E ALL'AZIONE DIFFUSA. E' FONDAMENTALE UNA RISPOSTA SINCRONIZZATA A LIVELLO NAZIONALE E ATTUATA CON OGNI GENERE DI PRATICA SOLIDALE. 

ALLE ORE 18 DEL 1° MARZO 2012 TUTTI IN VALLE O TUTTI PER LA VALLE!!! 

Con il passare del tempo si comprende che i fermati sono una ventina e diversi i feriti. La sbirraglia ha fatto anche "ingresso" in un locale, sfondando coi manganelli le vetrate davanti alla proprietaria per catturare alcuni manifestanti sfuggiti alle cariche [video]. Una strenua lotta corpo a corpo tra sbirri e autovetture percheggiate, lascia sul campo diversi veicoli con vetri rotti e gomme tagliate.

Ore 21.20 cariche sulle rampe dell'autostrada e lacrimogeni ad altezza uomo. Due feriti uno alla gamba e uno ad un occhio. Le cariche si estendono nel paese. I feriti potrebbero essere di più. Possibili fermi.

Ore 19:09 rilasciati poco a poco i No Tav  trattenuti ed identificati dalle forze dell’ordine

Ore 18:42 buone notizie dal Cto di Torino, sospesa la dialisi a Luca che risponde bene alle cure. Forza Luca!

Ore 18:28 la polizia aggredisce No Tav seduti sulla carreggiata: diretta radio

Ore 18:25 ancora idranti sui No Tav

Ore 17:51 No Tav ancora seduti sull’autostrada e circondati dalla polizia cantano “Luca, Luca” e “la Val Susa paura non ne ha”.

Ore 17:21 ruspe iniziano a pulire le barricate. Ci sono ancora persone che resistono sull’autostrada.

Ore 17:15 momento di tregua, le ruspe e gli uomini in divisa si fermano mentre la valle resiste. Da entrambe le parti si infoltiscono le fila.

Ore 16:57 un centinaio di No Tav restano seduti sulla carreggiata circondati dalle fdo, la ruspa ha sfondato le barricate, sparano CS e tentano di spegnere le barricate con gli idranti.

Ore 16:47 le fdo giunte al blocco autostradale, per rallentare l’avanzata delle ruspe date a fuoco le barricate, i No Tav si preparano a resistere

A partire dalle 16:15 un ingente numero di forze dell’ordine proveninete contemporaneamente dalle due direzioni, Susa e Torino, sta avanzando sui manifestanti con ruspe uomini e lacrimogeni per sgomberare l’autostrada dopo circa 48 ore di blocco continuo. Un cinquantina di manifestanti resistono seduti a terra mentre gli uomini in divisa si avvicinano.

Alle 16 circa viene interrotto il breve blocco dei treni alla stazione di Bussoleno

mercoledì 29 febbraio 2012

SU RICHIESTA CIRCOLATA ALCUNI MINUTI FA TRASMETTO IL COMUNICATO SCRITTO DA CHI ERA IN CLAREA DURANTE LO SGOMBERO VI PREGO DI POSTARLO E FARLO GIRARE AL PIU' PRESTO VIA WEB STAMPA RADIO...




Era nell’aria da giorni.
E stamattina, pochi minuti dopo le otto è arrivata la logica
prosecuzione delle mire espansionistiche dei cantieri del TAV nella val
Susa. Ci siamo trovati in pochi in baita circondati da centinaia di
poliziotti in tenuta antisommossa, che affollavano la val Clarea. La
situazione sembrava apparentemente sotto il controllo delle guardie,
quando inaspettatamente Luca, un attivista del movimento è riuscito ad
eludere i controlli salendo sul traliccio dell’alta tensione vicino alla
baita. Uno dei due agenti che lo rincorrevano, è salito immediatamente,
con una fretta inusuale, sconsiderata e senza nessuna messa in sicurezza
sul traliccio, mentre noi siamo tenuti a distanza, isolati di fronte
alla porta della baita. In quel momento Luca in diretta con radio
Blackout manifesta esplicitamente ed in modo incontrovertibile la sua
intenzione di resistere allo sgombero. Preoccupati per il frettoloso
inseguimento verticale a cui veniva sottoposto Luca, gridavamo alle
forze dell’ordine di fermarsi. La risposta è stata: “Non vi preoccupate,
siamo professionisti”.
Pochi secondi dopo, Luca costretto a salire più in alto, per sfuggire
all’agente che lo insegue, viene folgorato da una scarica elettrica da
50.000 volt. Il suo corpo privo di sensi precipita al suolo da oltre 10
metri. Risuona nella mente il “morto” annunciato nei discorsi del capo
della polizia  Manganelli,  e dell’ex ministro dell’interno Roberto
Maroni. Mentre a noi, scioccati dall’episodio veniva impedito di
avvicinarci, il tempo passava senza che a Luca fossero prestate le prime
cure.  Solo dopo oltre mezz’ora è arrivata l’ambulanza. Nonostante vi
fosse una persona in grave pericolo di vita, ferita per terra, i lavori
per l’allargamento del cantiere procedevano ininterrotti, dimostrazione
evidente di quali siano le priorità dei rappresentanti dello stato e
degli operai presenti sul posto: la TAV prima della vita umana.
Nonostante le nostre insistenze parecchio tempo è trascorso prima che ad
uno di noi venisse dato il permesso di avvicinarsi a Luca che dopo oltre
un’ora veniva finalmente trasportato in elicottero all’ospedale.
Scriviamo questo comunicato per informare su quanto accaduto realmente
durante lo sgombero della baita Clarea, smentendo così le false
ricostruzioni partorite dai media di regime insieme a tutte le voci che
stanno girando in questi giorni. Non ci sono state trattative da parte
nostra con le guardie per far scendere Luca, non sono stati usati
lacrimogeni, nessuna corda di sicurezza era stata fissata dall’agente
che seguiva Luca sul traliccio, non vi è stato nessun barricamento
collettivo all’interno della baita. Solo nel pomeriggio ci è stato
permesso di lasciare la baita, costringendoci ad assistere allo scempio
della val Clarea e alla pantomima delle deposizioni: l’ennesimo
“incidente” avvenuto per motivi di ordine pubblico…
L’esempio di Luca esprime quello che tutti noi abbiamo nel cuore,
difendere questa terra a tutti i costi senza se e senza ma.
Il lampo che lo ha colpito rimarrà inciso nella nostra memoria per
sempre insieme all’indifferenza dimostrata dagli operai e dagli agenti
delle forze dell’ordine di fronte ad un fatto di tale gravità.
Ti abbracciamo Luca aspettando di vederti tornare al più presto a
lottare sulle montagne a te e a noi così care.

Gli ultimi ad andarsene

No Tav - Seconda notte di resistenza

da informa-azione.info

Due giorni di blocchi continui, mentre inizia la seconda notte di resistenza in Valle anche nel resto del paese proseguono le iniziative solidali. In serata è stato diffuso da Radio Blackout un aggiornamento su Luca [audio], ancora in coma farmacologico al CTO di Torino.

Nel pomeriggio alla stazione FS di Lecce, una ventina di manifestanti ha impedito per decine di minuti la partenza del Frecciargento diretto a Roma.

Da indymedia lombardia apprendiamo anche di un blocco ferroviario alla stazione Porta Garibaldi di Milano.

Dal presidio di Cagliari:
"Oggi 28 Febbraio abbiamo deciso di iniziare un presidio permanente in Piazza Garibaldi, per rispondere all'ennesimo atto di forza dello stato nei confronti del popolo No Tav in lotta. Ai No Tav esprimiamo tutta la nostra solidarietà.
Luca tieni duro!
Il presidio nasce con la volontà di sensibilizzare e allargare la solidarietà al popolo No Tav.
Per evitare che questi ennesimi soprusi passino sotto silenzio o solo filtrati attraverso le menzogne della stampa prezzolata e spesso disinformata.
PARTECIPA E DIFFONDI E PORTA QUELLO CHE VORRESTI TROVARE.
A STASERA.
Presidio No Tav Baita Casteddu"

A Torino, intorno alle 18.00, per un'ora circa, un gruppo di solidali ha interrotto il traffico sulla tangenziale di Torino all'altezza di Rivoli.

Dopo il presidio di Barcellona di ieri e l'indizione di un'iniziativa davanti al consolato italiano per mercoledì al grido di "La Lucha No Tav no tiene fronteras - A SARÁ DÜRA!", anche a Parigi i No Tav d'oltralpe hanno dimostrato la propria vicinanza:

"Oggi, martedì 28 febbraio, anche a Parigi c'è stata un'iniziativa di solidarietà con Luca e la lotta della Val di Susa. Uno striscione che recita “Solidarietà con la Val Susa. NO TAV” è stato affisso davanti alla Gare de Lyon, stazione da cui partono, tra gli altri, i treni per l'Italia. Sono stati inoltre distribuiti dei volantini per raccontare gli avvenimenti degli ultimi giorni in Val di Susa e ricordare le motivazioni di oltre vent'anni di lotta.
La resistenza della Val di Susa non è l'espressione di un malessere locale ma la manifestazione di un rifiuto radicale delle logiche economiche e politiche imposte da un sistema che sfrutta e distrugge territori e popolazioni.
Solidarietà a Luca e gli incolpati NO Tav!
Parigi, 28 febbraio 2012"

Anche a Perosa Argentina, in Val Pellice, in serata alcune decine di No Tav hanno effettuato un blocco stradale con volantinaggio sulla via percorsa dai cambi di turno delle truppe occupanti e dai militari che alloggiano a Sestriere [ascolta diretta audio dal blocco].

In Valle, alle 00.30 l'autostrada A32 continua ad essere bloccata, mentre le strade SS24 e SS25 vengono interrotte a singhiozzo. Centinaia di resistenti bloccano la quotidianità e il flusso delle merci, una pratica che oltre a comunicare la tenacia di un movimento, crea un significativo danno economico alla Sitaf, la società che gestisce la A32 ed è direttamente complice nell'attuazione del progetto TAV.

Verso mezzanotte circola la notizia di alcune auto in fiamme nei vicoli vicini al blocco di Chianocco, anche una catasta di legna di una fabbrica di pallet avrebbe preso fuoco a un centinaio di metri di distanza. I media di regime rimbalzano la notizia trattandola come azione di rappresaglia No Tav: decisamente ridicolo trattandosi, almeno in un caso confermato, di veicoli di compagni. Come in passato, per i camper e i presidi No Tav dati alle fiamme, potrebbe trattarsi dell'opera di sgherri al soldo delle mafie del Tav, Superfluo ribadire come sia inutile tirare somme notturne e distrarre l'attenzione da altre fonti di calore.

martedì 28 febbraio 2012

PRESIDIO NO TAV - NASCE BAITA CASTEDDU

Oggi 28 Febbraio abbiamo deciso di iniziare un presidio permanente in Piazza Garibaldi, 
per rispondere all'ennesimo atto di forza dello stato nei confronti del popolo No Tav in lotta. 
Ai No Tav esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

Luca tieni duro!

Presidio No Tav Baita Casteddu



Il presidio nasce con la volontà di sensibilizzare e allargare la solidarietà al popolo No Tav.
Per evitare che questi ennesimi soprusi passino sotto silenzio o solo filtrati attraverso le menzogne della stampa prezzolata e spesso disinformata.

Stasera dalle 19.00 assemblea e Cena No Tav.
C'è bisogno dell'aiuto di tutti.
PARTECIPA E DIFFONDI E PORTA QUELLO CHE VORRESTI TROVARE.
A STASERA.

Presidio No Tav Baita Casteddu

lunedì 27 febbraio 2012

ASSEMBLEA - URGENTE

"Questa mattina sono partiti i lavori di sgombero e demolizione della Cascina Clarea, iniseme al trasporto di materiale e all'esproprio dei terreni. Luca Abbà, resistente No Tav, alle 8.30 circa è salito su un traliccio per cercare di rallentare l'operazione industrial-militare. Un sbirro ha provato a farlo scendere, manovra assolutamente assassina, senza reti o altri strumenti di protezione. Luca dopo aver comunicato che non avrebbe desistito e anzi sarebbe salito più in alto ha preso una forte scarica elettrica ed è precipitato da diversi metri. La responsabilità delle forze dell'ordine è inconfutabile. Sbirri assassini!
Mentre Luca è stato elitrasportato al CTO di Torino, dopo quasi un'ora dall'"incidente" provocato dalle forze repressive, in Valle i lavori proseguono, partendo proprio dall'esproprio dei suoi terreni, circondati da muri di Jersey."


Luca è ancora molto grave al cto di Torino, giungono voci di 105 blindati diretti in valle, e pare che le ruspe abbiano iniziato a lavorare.
vediamoci stasera per fare il punto della situazione.

PIAZZETTA SAN GIACOMO h 19 E 30.  PUNTUALI.

ORA E SEMPRE NOTAV

Pericolo allargamento in Clarea, la Valle è in allarme generale


FIACCOLATA – LUN.27 H21 GIAGLIONE


Ci sono molte combinazioni e informazioni che ci portano a dire che da ora alle prossime 24/48 ore possa avvenire il tentativo di allargamento del non cantiere in Val Clarea. A questo si aggiungono movimenti di mezzi delle forze dell’ordine e prenotazione in alcuni hotel come avvenne per il 27 giugno scorso, giorno dello sgombero della Maddalena.
L’allargamento era in previsione, lo sappiamo, e le parole del capo della Polizia Manganelli in audizione alla Camera lo avevano ribadito con forza, alimentando di fatto la tensione e la preoccupazione sugli eventi.
Era la tempistica ad essere vaga ma è bastato trovarsi in difficoltà con una delle più imponenti manifestazioni della Valle di Susa per decidere di agire. La controparte tutta, non ha più risposte o scuse da accampare a favore della Torino Lione, sopratutto ora, quando il consenso nei nostri confronti è vastissimo.
Abbiamo manifestato in oltre 70.000 per dire basta a questa truffa mascherata da cantiere, lo abbiamo fatto con convinzione, sapendo di fare il bene del Paese, che di tutto ha bisogno, fuorchè l’ennesimo sperpero di denaro pubblico.
Invece nulla, dall’altra parte del fortino c’è solo cemento e filo spinato, ed ora tentano l’allargamento dell’area nonostante violazioni palesi della legalità e delle prassi ufficiali.
Non ci faremo portar via ancora metri del nostro territorio senza tentare di difenderlo in maniera pacifica e determinata, e per questo chiediamo a tutti di partecipare alle iniziative che abbiamo organizzato, chiedendo di venire in Clarea e agli appuntamenti collegati decisi in assemblea a VILLAR FOCCHIARDO oggi domenica 26/2 :
Lun.27/2 appuntamento alle 21 in piazza a Giaglione Fiaccolata fino alla baita.
Martedì 28, in caso di sgombero, appuntamento alle 18 alla piazza del mercato a Bussoleno.
In caso avvenga questa notte, l’appuntamento è oltre in Val Clarea nella giornata, a Bussoleno alle 18 di Lunedì 27.

Inoltre vista l'attenzione e l'appoggio dimostrati in diverse località italiane nei confronti della lotta in valsusa, invitiamo a mettere in campo iniziative di protesta e informazione in tutto il territorio nazionale nel momento in cui si verificasse l'ennesimo attacco della polizia nei confronti del movimento NO TAV.

MARTEDI' 28 FEBBRAIO SIT IN FRONTE TRIBUNALE DI CAGLIARI PER LA SENTENZA CONTRO LA PORTOVESME SRL


MARTEDì 28 Febbraio dovrebbe esserci la SENTENZA contro la PORTOVESME 
srl, sit-in a partire dalle 9:00 a Cagliari
Presso il Palazzo di Giustizia di Cagliari, Gioacchino Genchi difende 
due responsabili della Portovesme S.r.l. (Aldo Zucca e Maria Vittoria 
Asara) accusati di aver sotterrato abusivamente diecimila metri cubi di 

scarti industriali (15.000 tonellate di rifiuti) tossico nocivi nelle
zone di Settimo San Pietro, Serramanna e nei sottofondi stradali dell' 
ospedale oncologico, Businco di Cagliari.
Proprio in questi giorni lo stesso amministratore delegato della 
Portovesme srl Carlo Lolliri risulta indagato nell'inchiesta sull'affare 
eolico di Portoscuso che ha visto finire in carcere il sindaco (ormai 
ex) di Portoscuso Adriano Puddu



Contro le fabbriche dei veleni, per chiedere l'avvio di bonifiche, per
la riconversione verso attività eco-sostenibili con reinserimento di 
tutti i lavoratori, l' appuntamento è al Palazzo di Giustizia
MARTEDì 28 Febbraio 2012 dalle 9:00

Comitato popolare Carlofortini Preoccupati!