Il giorno 06 agosto, presso il presidio di Capo Sperone (su Semafuru), alle ore 18.40, ha inizio l’assemblea
dei comitati Noradar. Sono presenti alcuni rappresentanti dei comitati di S.Antioco, Tresnuraghes,
Flumini e Cagliari, assenti i rappresentanti dell’Argentiera.
Il moderatore,Veronica, dopo aver letto i punti all’o.d.g. e chiesto ai partecipanti di attenersi,
durante la discussione agli stessi punti,da la parola a Graziano per il primo punto:
Situazione ricorsi TAR.
Graziano, illustra dettagliatamente all’assemblea i punti salienti che hanno consentito di ottenere
la sospensiva del TAR fino al 05 ottobre; alcuni interventi richiamano diverse irregolarità,
non solo formali, che saranno oggetto del prossimo ricorso alla magistratura.
Massimo espone la struttura della rete Selex (Finmeccanica) sulla distribuzione dei radar sul tutto il territorio
nazionale, gestiti dalla guardia costiera, che ne prevede ben altri undici in Sardegna rimarcando il tentativo
di “confondere” gli usi civili con quelli militari di questi strumenti certamente non di pace.
Da qui l’importanza di informare al più presto le popolazioni dei nuovi siti interessati alle installazioni dei radar.
Il secondo punto all’o.d.g.: situazione presidi, vede l’intervento di alcuni rappresentanti di tutti i presidi
che concordano con un prossimo periodo di allentamento delle presenze nei presidi stessi ma anche
con la programmazione di diverse attività che serviranno a continuare il lavoro di sensibilizzazione
delle popolazioni interessate. La mailing list servirà per pubblicizzare e informare gli altri presidi
delle prossime iniziative: assemblea a Flumini, la due giorni (12 e 13 agosto) a S.Antioco
sulle lotte popolari ed altre iniziative per Tresnuraghes.
I successivi interventi portano l’attenzione sulla necessità di organizzare una grande manifestazione
pubblica sul tema “né servi né padroni” ( né chiesa né stato?) e si propone la data del 24 settembre a Cagliari.
Alcuni ritengono sia più opportuno preparare la manifestazione in un centro più piccolo ma coinvolto nella rete
radar appena “scoperta” . I pareri discordanti su data e località in cui tenere la manifestazione rimandano
alla fine della prossima settimana la decisione definitiva, da concordare sulla mailing list, dopo le riunioni dei diversi comitati.
Si ribadisce l’evidenza del collegamento tra l’installazione dei radar con la “necessità” di una nuova e
massiccia militarizzazione dell’intera Sardegna, e dell’esigenza di un’attività di informazione e
sensibilizzazione delle popolazioni coinvolte. Da qui la proposta di un comunicato stampa e di un volantino,
da predisporre in serata, per informare meglio la popolazione sui rischi e la dislocazione in Sardegna
della rete di radar Selex.
L’assemblea approva la proposta all’unanimità.
Viene evidenziato il danno economico che le numerose categorie di cittadini disagiate subiscono a causa
dei notevoli investimenti che si stanno utilizzando per finalità militari (vedi radar) e come la politica dei
partiti sia coinvolta il questi “traffici” poco chiari. Nonostante la consapevolezza che non tutta la popolazione
sarda è sensibile alle tematiche antimilitariste e pacifiste, si ritiene importante lavorare alla nascita di un forte
movimento di popolo che partendo dal basso si muova unito contro ogni forma di militarizzazione e di guerra.
Sulla gestione del sit-in a Cagliari, davanti al Consiglio Regionale, si rimanda al momento in cui si avrà
la certezza della discussione della mozione sui radar in Sardegna.
Per la sede della prossima assemblea dei Comitati noradar si chiede la disponibilità dei presidianti di
Tresnuraghes per l’ultima settimana di agosto o la prima di settembre. Si resta perciò in attesa di una
risposta sulla possibilità e fattibilità di tale evento a Tresnuraghes, riservandosi di individuare altre sedi, a
mezzo mailing list.
Alle ore 21, esauriti i vari punti all’ordine del giorno, l’assemblea è sciolta.
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